La bronchite è un’infiammazione delle pareti dei bronchi, le strutture che permettono il passaggio del flusso d’aria da e verso i polmoni (l’espirazione e l’inspirazione). La bronchite può essere: acuta o cronica. La forma acuta è una patologia piuttosto comune, spesso ha origine da un raffreddore o da un’altra infezione delle vie aeree, mentre la forma cronica è una patologia più grave: è un’infiammazione protratta dei bronchi, spesso imputabile al fumo. La bronchite acuta di solito guarisce completamente nel giro di pochi giorni, però è possibile che la tosse continui per settimane; se gli episodi di bronchite sono frequenti si potrebbe trattare di un’infiammazione cronica, che deve essere curata dal medico. La bronchite cronica è una delle patologie classificate come malattie polmonari croniche ostruttive.La terapia mira ad alleviare i sintomi e a facilitare la respirazione.
Bronchite acuta
La bronchite acuta spesso è causata dagli stessi virus che provocano il raffreddore, ma è anche possibile sviluppare una forma non infettiva dopo l’esposizione (anche passiva) al fumo di sigaretta oppure a sostanze inquinanti come i detergenti casalinghi e lo smog.
Si può anche verificare quando gli acidi prodotti dallo stomaco rifluiscono regolarmente nel tubo digerente (esofago) e alcune gocce vanno a finire nelle vie aeree superiori: questa malattia è nota come reflusso gastroesofageo (GERD). Inoltre alcune persone, esposte per motivi professionali a determinate polveri o esalazioni, possono ammalarsi dibronchite occupazionale, una malattia acuta che normalmente guarisce una volta terminata l’esposizione alla sostanza irritante.
Bronchite cronica
A volte l’infiammazione e l’ispessimento delle pareti dei bronchi diventano permanenti: questa malattia è nota come bronchite cronica.
Diversamente dalla forma acuta, questa è una malattia grave che dura a lungo; la causa principale è il fumo, ma possono contribuire a questa patologia anche l’inquinamento dell’aria e le polveri o i gas tossici presenti nell’ambiente o sul luogo di lavoro.
Fattori di rischio
Tra i fattori che possono aumentare il rischio di bronchite troviamo:
- Fumo di sigaretta. Chi fuma o chi vive con un fumatore presenta un maggior rischio di ammalarsi sia di bronchite acuta sia di bronchite cronica. I bambini che condividono l’ambiente domestico con un fumatore sono maggiormente a rischio, ma cresce anche il pericolo di asma, polmonite, raffreddori e infezioni dell’orecchio medio (otite media).
- Difese immunitarie deboli. Questa debolezza può essere provocata da un’altra malattia acuta, come ad esempio il raffreddore, oppure da una patologia cronica che compromette il sistema immunitario. Gli anziani, i neonati e i bambini presentano una maggiore vulnerabilità alle infezioni.
- Reflusso gastroesofageo. Gli acidi prodotti dallo stomaco che rifluiscono regolarmente nell’esofago possono provocare una tosse cronica.
- Esposizione a sostanze irritanti sul posto di lavoro. Si corre il rischio di ammalarsi di bronchite occupazionale se si lavora a contatto con determinate sostanze che irritano i polmoni, come ad esempio polveri e fibre tessili, oppure se ci si espone a esalazioni provocate da ammoniaca, acidi, cloro, acido solfidrico, anidride solforosa o bromo. La tosse in questo caso può essere secca (non produttiva). Di solito si guarisce quando non ci si espone più a queste sostanze. Questa forma non è collegata ad alcun agente infettivo, ma l’irritazione delle vie aeree rende il paziente maggiormente soggetto alle infezioni.
Sintomi
Tra i sintomi di entrambe le forme di bronchite possiamo trovare:
- Tosse,
- Produzione di espettorato (catarro) trasparente, oppure di colore biancastro, giallastro o verdastro,
- Difficoltà a respirare, che si aggravano quando si fanno sforzi anche lievi,
- Asma,
- Affaticamento,
- Febbre lieve e brividi,
- Dolore al petto.
Nel caso della bronchite acuta potreste avere una tosse fastidiosa che si protrae per diverse settimane dopo che la malattia è guarita, tuttavia i sintomi potrebbero ingannare: nel corso della patologia non si ha sempre il catarro, i bambini spesso non lo eliminano e quindi i genitori potrebbero non notare che è in corso un’infezione secondaria. Si potrebbe iniziare a soffrire di bronchite cronica anche se in precedenza non si è mai sofferto della forma acuta. Molti fumatori sentono la necessità di eliminare del catarro ogni mattina, appena svegli: se questa situazione continua per più di tre mesi potrebbe essere in atto un’infiammazione cronica.
Sintomi della bronchite cronica
Generalmente ci si considera affetti da bronchite cronica se si tossisce per la maggior parte della giornata per almeno tre mesi all’anno in un periodo di due anni (consecutivi). Spesso, però, i fumatori affetti da bronchite cronica tossiscono quasi tutti i giorni, anche soltanto per schiarirsi la gola al mattino.
Il protrarsi dell’infiammazione sul lungo periodo può causare la formazione di cicatrici nei bronchi e quindi una produzione eccessiva di muco; con il passare del tempo le pareti dei bronchi si ispessiscono e nelle vie aeree alla fine si possono formare delle lesioni. Tra i sintomi specifici possiamo anche trovare:
- Tosse che peggiora al mattino oppure quando il tempo è umido,
- Frequenti infezioni respiratorie (raffreddori o sindromi influenzali), aggravate da tosse produttiva (tosse grassa).
Se siete affetti da bronchite cronica molto probabilmente ci saranno dei periodi in cui i sintomi peggiorano, in questi momenti si può sovrapporre la forma acuta, di origine virale oppure batterica.
Pericoli
Un singolo episodio normalmente non deve causare preoccupazioni, ma in alcuni pazienti può provocare la polmonite. Gli anziani, i neonati, i fumatori e le persone affette da patologie respiratorie croniche o da problemi cardiaci sono maggiormente a rischio di ammalarsi di polmonite.
Non sottovalutate gli episodi di bronchite ricorrenti. Possono essere sintomo di:
- Bronchite cronica,
- Asma,
- Altre malattie polmonari.
Vi ricordiamo che, se avete una bronchite cronica e continuate a fumare, il rischio di sviluppare un tumore ai polmoni è ancora maggiore rispetto a quello degli altri fumatori.
La visita e gli esami
Probabilmente per la prima visita vi recherete dal medico di famiglia oppure da un medico generico: se avete una bronchite cronica potreste essere indirizzati verso uno pneumologo, un medico specializzato nelle patologie polmonari.
Per ottenere dal medico tutte le informazioni necessarie è buona cosa prepararsi in anticipo alla visita.
Che cosa fare
- Annotate tutti i sintomi, anche se non sembrano collegati alla ragione per cui avete prenotato la visita; annotate anche il momento in cui sono comparsi.
- Scrivete tutte le caratteristiche salienti della vostra vita. Avete attraversato periodi di forte stress o periodi di cambiamento? Vi esponete a sostanze irritanti, in casa o sul posto di lavoro?
- Fate un elenco di tutti i farmaci che assumete, comprese le vitamine e gli integratori.
- Comunicate al medico se vi siete fatti vaccinare contro l’influenzae se vi siete fatti vaccinare contro la polmonite. Se avete fatto il vaccino, cercate di ricordarvi l’anno e annotatelo.
- Dite al medico che siete fumatori, anche se avete ridotto le sigarette e ne fumate soltanto più due o tre al giorno. Due o tre sigarette al giorno possono sembrare poche, ma potrebbero essere sufficienti per perpetuare la bronchite.
- Andate dal medico insieme a un famigliare o a un amico, se possibile. A volte può essere difficile ricordare tutte le informazioni che vi vengono date durante la visita, chi vi accompagna può ricordare anche i dettagli che voi dimenticate o a cui non avete prestato attenzione.
- Se già siete stati da un altro medico per curare la tosse dite al medico attuale quali esami avete fatto e, se possibile, portate con voi gli esiti compresi quelli delle radiografie al petto e della spirometria.
- Dite al medico i nomi dei farmaci per la tosse che vi sono stati prescritti e che sembravano efficaci e se avete smesso di assumerli perché erano troppo costosi.
Preparate in anticipo un elenco di domande da rivolgere al medico.
Preparare in anticipo un elenco di domande vi aiuterà a sfruttare al meglio il tempo della visita. Elencate le domande in ordine decrescente di importanza. Per quanto riguarda la bronchite, alcune domande fondamentali da porre al medico potrebbero essere:
- Che cosa può scatenare i miei sintomi o la mia malattia?
- Potrei essere allergico al mio animale domestico?
- Oltre alla causa più probabile, ci potrebbero essere altre cause per i miei sintomi o per la mia malattia?
- Che tipo di esami devo fare?
- La mia malattia è destinata a guarire in breve tempo o è cronica?
- Quali sono i migliori provvedimenti da prendere?
- Quali sono le alternative all’approccio principale che lei consiglia?
- Sono affetto anche da queste altre malattie. Come posso gestirle insieme alla bronchite?
- Devo attenermi a regole e limitazioni ben precise?
- Farei meglio a trasferirmi in un luogo più caldo?
- Se ho il reflusso gastroesofageo e lo curo, avrò ricadute positive anche sulla bronchite?
- Dovrei andare da uno specialista? Quanto mi costerebbe?
- Esiste un’alternativa generica al farmaco che lei mi ha prescritto?
- Ha dei dépliant o altro materiale cartaceo da leggere? Quali siti Web mi consiglia di visitare?
- Qual è il modo migliore per smettere di fumare?
Oltre alle domande che vi siete preparati, non abbiate paura di farne altre durante la visita, ogni volta che qualcosa non vi è chiaro.
Che cosa potrà chiedervi il medico
Il medico probabilmente vi farà molte domande, tra cui:
- Ha avuto di recente un raffreddore o l’influenza?
- Ha mai avuto la polmonite? (Se già vi siete ammalati di polmonite, il medico potrebbe chiedervi di vedere le radiografie con cui ve l’hanno diagnosticata.)
- Lei fuma oppure si espone al fumo passivo, o ad altre esalazioni o sostanze inquinanti?
- Quando ha iniziato ad avvertire i sintomi?
- I sintomi sono continui o sporadici?
- Ha sintomi gravi?
- Di quanto è diminuita la sua resistenza fisica nell’ultimo anno?
- Fa esercizio fisico? Ce la fa a salire una rampa di scale senza difficoltà? Riesce a camminare con la stessa velocità di prima?
- Ha dolori al petto?
- C’è qualcosa che sembra alleviare i sintomi?
- Di notte russa molto?
- Si sveglia al mattino con la sensazione di non aver riposato a sufficienza?
- C’è qualcosa che sembra far peggiorare i sintomi?
- L’aria fredda le dà fastidio?
Che cosa fare in attesa della visita
I seguenti consigli possono aiutarvi ad alleviare i sintomi.
- Riposatevi. Cercate di dormire molto durante la notte.
- Bevete molto.
- Evitate di esporvi al fumo di sigaretta.
- In casa, tenete una temperatura abbastanza calda e un sufficiente tasso di umidità.
Diagnosi
Per diagnosticare la bronchite, il medico può avvalersi dei metodi seguenti:
- Usare lo stetoscopio per auscultare l’eventuale asma o altri rumori anomali provenienti dai polmoni,
- Farvi fare una radiografia al petto,
- Farvi fare degli esami del sangue,
- Coltura dell’escreato: in questo esame si analizza il catarro prodotto insieme alla tosse, per vedere se sono presenti dei batteri al suo interno,
- Farvi fare una spirometria (esame della funzionalità polmonare), per evidenziare eventuali altre cause dei sintomi.
La spirometria mira a evidenziare l’asma o l’enfisema, durante quest’esame verrà richiesto di soffiare in un apparecchio (lo spirometro) che misura il volume dell’aria rimasta nei polmoni dopo che avete inspirato profondamente ed espirato. Lo spirometro evidenzia anche la velocità con cui espirate l’aria dai polmoni.
Questo esame non è doloroso e dura soltanto pochi minuti. Se avete episodi ricorrenti di bronchite e il vostro medico non vi suggerisce di sottoporvi alla spirometria, chiedeteglielo voi espressamente.
Cura e terapia
Lo scopo della terapia contro la bronchite è quello di alleviare i sintomi e di facilitare la respirazione. A volte, per guarire dalla bronchite acuta, è sufficiente:
- Riposare,
- Bere molto,
- Respirare aria umida e non troppo fredda,
- Assumere un farmaco antitosse da banco, accompagnato da tachipirina o aspirina (solo per gli adulti).
Farmaci
In alcune circostanze il medico potrebbe prescrivervi dei farmaci.
- Antibiotici. La bronchite di solito è la conseguenza di un’infezione di natura virale, quindi gli antibiotici non hanno alcuna utilità. Il medico tuttavia potrebbe prescrivervi un antibiotico se sospetta che siate stati colpiti da un’infezione batterica. Se avete una malattia polmonare cronica o se fumate, il medico potrebbe anche prescrivervi degli antibiotici per ridurre il rischio di un’infezione secondaria grave.
- Farmaci antitosse. È meglio non bloccare la tosse, se questa produce molto catarro, perché tossire aiuta a rimuovere le sostanze irritanti presenti nei polmoni e nelle vie aeree. Se la tosse vi impedisce di dormire, usate un farmaco da banco in dose sufficiente per dormire, ma non per sopprimere completamente la tosse. Se la tosse vi impedisce seriamente di dormire, il medico potrebbe prescrivervi un farmaco antitosse.
- Altri farmaci. Se siete affetti da asma o da malattie polmonari croniche ostruttive il medico potrebbe consigliarvi l’aerosol e altri farmaci per ridurre l’infiammazione e per riaprire le zone ostruite dei vostri polmoni.
Terapie
Se avete la bronchite cronica chiedete al vostro medico informazioni sulla riabilitazione polmonare. La riabilitazione polmonare consiste in un programma di esercizi di respirazione in cui, insieme a un terapeuta della respirazione, imparerete a respirare con maggiore facilità e ad aumentare la resistenza fisica.
Stile di vita e rimedi fai da te
Oltre alle terapie fondamentali (riposo, assunzione di liquidi e farmaci antitosse senza ricetta), i suggerimenti seguenti vi aiuteranno a sentirvi meglio, ad accelerare la guarigione, a prevenire le complicazioni della bronchite acuta e a tenere sotto controllo i sintomi della bronchite cronica.
- Evitate di esporvi alle sostanze irritanti, come il fumo di sigaretta. Non fumate. Indossate una mascherina se l’aria è inquinata o se vi esponete alle sostanze irritanti, come ad esempio la vernice e i detergenti che provocano forti esalazioni.
- Usate un umidificatore nella vostra stanza. L’aria calda e umida contribuisce ad alleviare la tosse e scioglie il catarro presente nelle vie aeree. Però fate attenzione: è necessario pulire l’umidificatore secondo le istruzioni fornite dal produttore, per evitare la proliferazione di batteri e funghi nel contenitore dell’acqua.
- Andate in farmacia per farvi consigliare dei farmaci. Per alleviare il dolore e far abbassare la febbre, possono essere utili il paracetamolo (Tachipirina®) od antinfiammatori.
- Se l’aria fredda fa peggiorare il raffreddore e i disturbi respiratori provate a indossare una mascherina quando uscite.
- Se avete una bronchite cronica, potreste respirare troppo velocemente. Respirare a labbra socchiuse farà rallentare il ritmo del respiro e vi farà sentire meglio. Inspirate profondamente, poi espirate lentamente con la bocca, socchiudendo le labbra (come se voleste baciare qualcuno). Ripetete. Questa tecnica fa aumentare la pressione dell’aria nelle vie aeree.
Prevenzione
Se soffrite di attacchi di bronchite frequenti e ricorrenti, il responsabile potrebbe trovarsi nell’ambiente in cui vivete. I luoghi freddi e umidi, soprattutto se associati all’aria inquinata o al fumo di sigaretta, possono rendervi maggiormente soggetti alle forme acute. Quando il problema è serio potreste pensare di cambiare il luogo dove vivete e lavorate e anche lo stile di vita e il modo di lavorare.
I consigli che vi diamo qui nel seguito possono aiutarvi a diminuire il rischio di bronchite e, in generale, a proteggere i vostri polmoni:
- Non fumate e non esponetevi al fumo passivo. Il fumo di sigaretta aumenta il rischio di contrarre la bronchite cronica e l’enfisema polmonare.
- Cercate di evitare le persone raffreddate o influenzate. Meno vi esponete ai virus che provocano la bronchite, meno rischiate di ammalarvi. Durante la stagione dell’influenza, evitate i luoghi affollati.
- Fate il vaccino antinfluenzale ogni anno. Molti casi di bronchite acuta sono provocati dal virus dell’influenza. Se ogni anno vi vaccinate contro l’influenza, sarete più protetti dall’influenza e quindi correrete meno rischi di ammalarvi di bronchite.
- Chiedete al medico il vaccino contro la polmonite. Se avete più di 60 anni oppure avete fattori di rischio come il diabete, malattie cardiache ed enfisema, prendete in considerazione il vaccino contro la polmonite. Inoltre, esiste un vaccino (il Prevenar) che può proteggere i bambini piccoli dalla polmonite. È consigliato per tutti i bambini di età inferiore ai due anni e per quelli dai due ai cinque anni particolarmente a rischio per le malattie provocate dallo pneumococco, cioè i bambini affetti da deficienze immunitarie, asma, malattie cardiovascolari e anemia falciforme. Gli effetti collaterali del vaccino contro la polmonite sono generalmente di lieve entità, e possono consistere in lieve dolore o gonfiore nella zona dell’iniezione. Se vi siete già fatti vaccinare contro la polmonite più di cinque anni fa, il medico potrebbe consigliarvi di effettuare un richiamo.
- Lavatevi o disinfettatevi le mani frequentemente. Per diminuire il rischio di contrarre un’infezione virale, lavatevi spesso le mani e prendete l’abitudine di usare i disinfettanti. Inoltre non toccatevi l’interno del naso e non strofinatevi gli occhi.
- Se possibile, indossate una mascherina. Se dovete trascorrere molto tempo tra persone che tossiscono e starnutiscono, sarebbe una buona idea indossare una mascherina che copra la bocca e il naso per ridurre il rischio di contrarre un’infezione.
Quando chiamare il medico
La bronchite acuta di solito guarisce spontaneamente nel giro di alcuni giorni, ma andate dal medico se:
- La tosse è molto forte oppure vi impedisce di dormire. Il medico vi può prescrivere farmaci antitosse per aiutarvi a riposare bene.
- Avete una febbre lieve che continua per più di tre giorni oppure una febbre maggiore di 38°, accompagnata da difficoltà respiratorie e produzione di muco giallastro, verdastro o con tracce di sangue. In questo caso potreste avere la polmonite. Il catarro più denso di solito è indice di infezione batterica, che può essere curata con gli antibiotici. Potreste anche essere stati colpiti da una sinusite batterica.
- La tosse dura per più di tre settimane. In alcuni pazienti l’infiammazione provocata da un’infezione cronica può condurre all’asma.
- Avete problemi cronici ai polmoni o al cuore, compresa l’asma, l’enfisema o l’insufficienza cardiaca congestizia e pensate di aver contratto la bronchite. Queste malattie, infatti, aumentano il rischio di complicazioni originate dalle infezioni bronchiali.
- Avete episodi di bronchite ripetuti. Potreste avere una bronchite cronica oppure un’altra malattia grave, come ad esempio l’asma o una dilatazione delle vie respiratorie che rimangono ostruite dal muco.
Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Guido Cimurro (farmacista) Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
Fonte: www.farmacoecura.it