La mononucleosi infettiva è anche definita malattia del bacio. Il virus che la causa è trasmesso attraverso la saliva, quindi si può contrarre la malattia attraverso i baci, ma anche tramite un colpo di tosse o uno starnuto oppure condividendo un bicchiere o le posate con una persona malata. Non è tuttavia contagiosa come altre infezioni molto diffuse, come ad esempio il raffreddore. Gli adolescenti e i giovani corrono un rischio maggiore di soffrire di mononucleosi sintomatica, mentre i bambini piccoli di norma presentano meno sintomi, e quindi l’infezione di solito non viene loro diagnosticata. Se soffrite di mononucleosi è importante fare attenzione ad alcune complicazioni, come l’ingrossamento della milza. Il riposo e l’assunzione di liquidi sono fondamentali per guarire.
Cause
La causa della mononucleosi è il virus di Epstein-Barr, che appartiene alla famiglia degli Herpes Virus (cui fanno parte anche l’Herpes Simplex di tipo 1 e 2, e l’Herpes Zoster, causa dellavaricella e del Fuoco di Sant’Antonio).
Di norma non è grave: molti adulti sono stati esposti al virus di Epstein-Barr e hanno sviluppato gli anticorpi. Chi è immune non contrarrà più la malattia.
Sintomi
Tra i segni e sintomi della mononucleosi si possono avere:
- affaticamento,
- malessere generalizzato,
- mal di gola, ad esempio una specie di tonsillite che non migliora usando gli antibiotici,
- produzione biancastra sulle tonsille che ricorda le placche batteriche,
- febbre,
- linfonodi ingrossati nel collo e nelle ascelle,
- gonfiore delle tonsille,
- mal di testa,
- eruzione cutanea,
- ingrossamento della milza.
Il virus ha un periodo di incubazione che va dalle quattro alle otto settimane circa, ma nei bambini più piccoli il periodo può essere più breve.
I segni e sintomi come la febbre e il mal di gola di solito scompaiono quasi completamente nel giro di due settimane, invece l’affaticamento e il gonfiore dei linfonodi e della milza possono durare anche per alcune settimane.
Negli adulti le manifestazioni possono essere particolarmente prolungate e severe.
Quando chiamare il medico
Se avvertite i sintomi sopraelencati, è possibile che soffriate di mononucleosi; il medico deve essere contattato per una conferma della diagnosi, ma nel frattempo si raccomanda riposo e una dieta sana.
Pericoli
Le complicazioni della mononucleosi possono essere più gravi della malattia in sé.
Ingrossamento della milza
La malattia può causare l’ingrossamento della milza. In casi estremi la milza può rompersi, causando un dolore lancinante e improvviso nella parte alta del fianco sinistro. Se avvertite un dolore con queste caratteristiche, andate immediatamente al pronto soccorso, perché potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.
Problemi al fegato
Tra le complicazioni della mononucleosi figurano anche i problemi al fegato, potreste per esempio iniziare a soffrire di una lieve infiammazione al fegato (epatite).
In alcuni casi potrebbe anche comparire l’ittero cioè la colorazione giallastra della pelle e della parte bianca degli occhi.
Complicazioni meno frequenti
La patologia può anche causare, con minore frequenza, queste complicazioni:
- Anemia: diminuzione dei globuli rossi e dell’emoglobina, la proteina ricca di ferro presente nei globuli rossi
- Trombocitopenia (piastrinopenia). Carenza di piastrine, le cellule del sangue responsabili della coagulazione.
- Problemi cardiaci, con infiammazione del muscolo cardiaco (miocardite)
- Complicazioni a carico del sistema nervoso: meningite, encefalite e sindrome di Guillain-Barré.
- Gonfiore delle tonsille che può causare problemi respiratori.
Il virus di Epstein-Barr può provocare problemi di salute molto gravi nei pazienti con sistema immunitario compromesso, ad esempio in chi è affetto dal virus HIV/AIDS o chi assume farmaci per sopprimere il sistema immunitario dopo un trapianto.
Gravidanza
Le donne con sintomi simili a quelli della mononucleosi devono rivolgersi immediatamente al ginecologo perchè in alcuni casi si tratta in realtà del temibile Citomegalovirus.
In caso di accertata mononucleosi si ritiene invece che non ci sia alcun rischio particolare per il feto.
Diagnosi
Il medico può sospettare la mononucleosi in seguito alla visita, all’osservazione dei sintomi e alla storia dei sintomi. Durante la visita il medico controlla se i linfonodi, le tonsille, il fegato e la milza sono gonfi e vede se questi segni sono connessi ai sintomi descritti dal paziente.
Esami del sangue
Esame degli anticorpi
Se è necessaria un’ulteriore conferma, può essere effettuato un esame monospot per controllare se il sangue contiene gli anticorpi del virus Epstein-Barr. I risultati di quest’esame sono disponibili nel giro di un giorno, ma in alcuni casi non sono in grado di scoprire l’infezione durante le prime settimane della malattia. Un esame degli anticorpi diverso può farvi ottenere i risultati dopo più tempo, ma è in grado di diagnosticare la malattia già dalle prime settimane dalla comparsa dei sintomi.
Conta dei globuli bianchi
Il medico può usare altri esami del sangue per controllare se il numero di globuli bianchi (linfociti) è elevato o se ci sono linfociti dall’aspetto anomalo. Questi esami del sangue non confermano la malattia, ma la possono suggerire come possibilità.
Cura e terapia
Non esiste una terapia specifica per la mononucleosi infettiva, perchè gli antibiotici non servono a nulla quando si tratta di combattere le infezioni virali. La terapia si basa invece soprattutto sul riposo a letto e sul reintegro dei liquidi persi.
Farmaci
Cura delle infezioni secondarie. In alcuni casi il mal di gola dovuto alla mononucleosi è connesso a un’infezione da streptococco, oppure a un’infezione dei seni nasali o delle tonsille (tonsillite). In questo caso può essere necessaria una terapia antibiotica per le infezioni batteriche collegate alla mononucleosi.
Rischio di eruzioni cutanee dovuto ad alcuni farmaci. L’amoxicillina e altri derivati dalla penicillina non sono consigliabili per le persone affette da questa malattia che, se li assumono, rischiano di sviluppare una reazione cutanea. Quest’eruzione non significa necessariamente che il paziente è allergico all’antibiotico. In caso di necessità sono disponibili altri farmaci meno rischiosi per curare le infezioni che possono accompagnare la mononucleosi.
Corticosteroidi. Per alleviare alcuni dei sintomi, ad esempio il gonfiore della gola e delle tonsille, il medico può prescrivere un corticosteroide (cortisone) come il prednisone.
Stile di vita e rimedi pratici
Oltre a un periodo di riposo assoluto a letto, per sopportare meglio i sintomi può essere utile:
- Bere molta acqua e succhi di frutta. I liquidi aiutano a alleviare la febbre e il mal di gola e a prevenire la disidratazione.
- Assumere un analgesico da banco. Se necessario è possibile usare gli analgesici da banco come ilparacetamolo o l’ibuprofene. Questi farmaci non hanno proprietà antivirali, quindi vanno assunti solo per alleviare il dolore o la febbre.
- Fate attenzione a somministrare l’aspirina ai bambini o agli adolescenti. L’aspirina è approvata per l’uso nei bambini di età superiore ai 2 anni, ma i bambini e gli adolescenti che hanno la varicella o lamentano sintomi parainfluenzali non dovrebbero mai assumerla, perché l’aspirina è connessa alla sindrome di Reye, una complicanza rara ma potenzialmente letale.
- Gargarismi con acqua salata. Fateli diverse volte al giorno per alleviare il mal di gola. Mescolate mezzo cucchiaino di sale in un quarto di litro circa di acqua tiepida.
- Aspettare prima di ritornare a fare sport e ad altre attività
La maggior parte dei segni e dei sintomi scompare nel giro di alcune settimane, ma ci possono volere due o tre mesi prima di ritornare alla completa normalità. In teoria, più si rimane a riposo, più velocemente si guarisce. Ritornare alle normali attività con troppa fretta può far aumentare il rischio di ricadute.
Per evitare il rischio di rottura della milza, aspettate almeno un mese prima di fare sforzi fisici intensi, sollevare pesi, fare sport intensi o di contatto. La rottura della milza provoca un’emorragia grave ed è un’emergenza medica.
Chiedete al medico quando potrete riprendere le normali attività in tutta sicurezza. Il medico potrà consigliarvi di seguire un programma di allenamento graduale che vi aiuti a riprendere le forze mentre state guarendo.
Affrontare la mononucleosi
La malattia può durare per settimane, costringendovi a restare a casa. Abbiate pazienza, e lasciate che il vostro corpo combatta l’infezione con i suoi ritmi.
Per gli adolescenti e i giovani, avere la mononucleosi può significare saltare la scuola e le attività sportive e ricreative. Senza dubbio dovrete stare a riposo per un po’. Gli studenti devono far sapere a scuola la causa dell’assenza, perchè potrebbero aver bisogno di aiuti speciali per non rimanere indietro con gli studi.
Chi ha la mononucleosi non deve stare necessariamente in quarantena. Molte persone infatti sono già immuni dal virus di Epstein-Barr perché sono stati esposte da piccole.
Durante la convalescenza, fatevi aiutare dagli amici e dai famigliari. Gli studenti universitari fuori sede dovrebbero contattare un medico per ottenere l’assistenza o le terapie necessarie.
Prevenzione
Questa infezione si diffonde attraverso la saliva. Se siete infetti, potete cercare di non diffondere il virus non baciando nessuno e non condividendo alimenti, piatti, bicchieri e posate fino a diversi giorni dopo che la febbre scompare e, se possibile, anche per più tempo.
Il virus di Epstein-Barr può continuare a infettare la saliva anche per mesi dopo l’infezione. Non esiste alcun vaccino in grado di prevenire l’infezione.
Fonte Principale: Mayo March of Dimes (traduzione ed integrazione a cura di Elisa Bruno) Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Guido Cimurro (farmacista) . Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
Fonte: www.farmacoecura.it